Il Forex per principianti: i fondamenti del trading – Parte 1

Questo articolo è pensato per chi si rivolge per la prima volta al Forex. Imparerai: Cos’è il Forex, come e dove avviene il trading, se vale la pena (o no) di fare trading sul Forex. Ti mostreremo una dimostrazione pratica di trading.


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    Cos’è il Forex

    Il Forex è un mercato basato sulle valute estere, il suo nome completo è “foreign exchange”. Lo scambio di valute del mercato forex prevede un volume giornaliero pari a 3 – 5 miliardi di dollari. Le valute vengono scambiate da società, governi e speculatori.

    Gli speculatori sono responsabili dell’80% del totale delle transazioni e tentano di ottenere un profitto dal movimento del prezzo delle valute. Il mercato del forex è aperto 24 ore al giorno, 5 giorni alla settimana, mentre il trading è sospeso durante il weekend.

    Coppie di valute

    Le coppie di valute sono la base di ogni transazione che avviene sul forex: dall’inizio è fondamentale comprendere come funzionano.

    Una coppia di valute determina il valore della prima valuta in relazione alla seconda. Prendiamo ad esempio EUR/USD o USD/GBP. Se il valore di EUR/USD è pari a 1,21, ciò significa che con 1 EUR possiamo acquistare 1,21 USD. È simile all’operazione di conversione che effettua un cambiavalute.

    Le coppie di valute scambiate con maggiore frequenza:

    • EUR/USD
    • USD/JPY
    • GBP/USD

    Come si può vedere, le coppie di valute più scmabiate comprendono il dollaro USA.

    Dove scambiare le coppie di valute

    Le operazioni del forex avvengono sulle borse, le principali si trovano a Londra, New York, Sydney e Tokyo. Le borse di Londra e New York sono aperte 8 ore al giorno, mentre quelle di Sydney e Tokyo per 9 ore. Durante i giorni feriali c’è sempre almeno una borsa aperta.

    gmt-time-forex

    È possibile fare trading su questi mercati solo tramite degli intermediari, che vengono chiamati broker. Un broker è una società che ti permette di operare sul mercato tramite la sua piattaforma di trading. Per l’utilizzo dei propri servizi, i broker applicano delle commissioni, generalmente sotto forma di spread (spread = differenza fra prezzo di acquisto e prezzo di vendita). IQ Option, XTB e Plus500 sono fra i broker più conosciuti in tutto il mondo.

    Come fare trading sul forex

    Il principio del trading è estremamente semplice. Il trader scambia una valuta per un’altra, con l’obiettivo di ottenere un profitto in base alla previsione corretta sul futuro andamento del prezzo.

    In parole semplici, si acquista una valuta nel momento in cui si prevede che il suo prezzo aumenterà. Al contrario, si vende quando ci si attende un calo nel suo valore.

    Lo sviluppo del prezzo non è certamente casuale e può essere previsto con un certo grado di probabilità. Esistono diverse strategie per eseguire le previsioni sull’andamento dei prezzi, ma di questo parleremo più avanti. Ora vediamo come avviene nella pratica il trading sul forex.

    Esempio di trading dal conto per la pratica

    Le immagini provengono dalla piattaforma di trading con CFD del broker IQ Option. È possibile aprire un conto demo in pochi secondi, basta inserire l’indirizzo email, il numero di telefono e una password e si potrà testare la piattaforma senza fare alcun investimento.

    Nella pratica, è necessario seguire alcune regole nel momento in cui di apre una transazione, ma non vogliamo entrare in questi dettagli per il momento. Il punto di questo esempio è mostrare come aprire e chiudere un’operazione.

    1. Imposta gli indicatori che ti permetteranno di stabilire il momento in cui aprire l’operazione

    Gli indicatori sono calcoli matematici riflessi su un grafico. In questa fase non ci preoccuperemo di come vengono calcolati e di quali funzioni presentano. Per ora è essenziale capire che gli indicatori aiutano i trader ad analizzare il comportamento del mercato in base ai dati storici.

    Fatto interessante: Nel seguente esempio ho usato l’indicatore Bollinger Bands. Quando si utilizza il Bollinger Bands è bene ricordare che il tasso di cambio rimane all’interno della banda impostata per il 95% del tempo; in generale, possiamo dire che nel trading sfruttiamo la deviazione del tasso di cambio nella banda superiore o in quella inferiore.

    2. Stabilisci l’apertura dell’operazione sulla base di un segnale stabilito in precedenza

    Avremo un segnale quando il tasso di cambio entra nelle bande del Bollinger Bands e, in generale, la variazione del prezzo viene sfruttata nel trading.

    • Se ritieni che il tasso di cambio calerà, procederai con la vendita (clic sul pulsante VENDI).
    • Se invece prevedi che il tasso di cambio aumenterà, eseguirai un acquisto (clic sul pulsante ACQUISTA).

    Nell’immagine qui sotto, apro un’operazione (ACQUISTA), quindi, prevedo che il tasso di cambio aumenterà.

    3. Imposti i limiti per la chiusura dell’operazione

    Le operazioni possono essere chiuse manualmente, oppure si può impostare la chiusura automatica dell’operazione quando viene raggiunto un determinato livello di prezzo.

    Nell’operazione dell’esempio, ho impostato i limiti per la chiusura della posizione ai tassi di 1,36421 e 1,37300.  Nel caso in cui il prezzo raggiunga o lasci questi valori, l’operazione verrà chiusa.

    Se il prezzo raggiungerà il valore di 1,37300 l’operazione sarà redditizia. Al contrario, se raggiungerà il livello di 1,36421 non sarà proficua. Questi livelli possono essere modificati anche prima della chiusura dell’operazione. In questo esempio, ho scelto i livelli di Take Profit all’interno della banda dell’indicatore Bollinger Bands, perché il tasso di cambio vi rimane per il 95% del tempo ed è quindi probabile che non esca dalla banda. Ho impostato il livello di Stop Loss leggermente fuori dalle bande dell’indicatore.  Naturalmente, ci sono occasionali fluttuazioni impreviste dei prezzi che nessuno può prevedere.

    Dopo aver aperto l’operazione

    Come si vede nell’immagine sopra, subito dopo l’apertura l’operazione si dimostra lievemente in perdita; non temere, nessuno ti sta derubando, è un evento del tutto comune poiché il mercato è creato da due prezzi: domanda e offerta. La differenza tra questi prezzi è chiamata spread. Lo spread comprende anche la commissione del broker, è quindi importante scegliere un broker con spread ridotti. Spread elevati riducono i tuoi profitti e possono inoltre aumentare le perdite.

    I risultati dell’operazione

    Qui potrei mostrarti la schermata della piattaforma di trading per dimostrarti quanto è redditizio il trading e quanti soldi ho guadagnato da quando ho iniziato a scrivere questo testo. Tuttavia, non lo farò, perché il risultato di una singola operazione è un’informazione irrilevante. La cosa più importante è essere proficui nel lungo termine e attenersi alla propria strategia di trading, compresa la gestione del denaro.

    Come stabilire se il prezzo è destinato a salire o a scendere?

    È possibile prevedere con un certo grado di probabilità il prezzo futuro. Se ciò non fosse possibile, non ci sarebbero decine di migliaia di trader forex di successo in tutto il mondo. Il prezzo futuro non può mai essere previsto con un grado di certezza assoluto, tuttavia, l’importante è essere redditizi nel lungo termine.

    Lo sviluppo del prezzo dipende da vari fattori come il PIL, il tasso di disoccupazione, l’inflazione, il tasso di interesse nei paesi in cui ciascuna valuta viene normalmente usata, ecc. Prendere in considerazione queste informazioni per il trading è una scelta che spetta solo a te, è possibile fare trading anche solo usando i dati storici, come abbiamo visto nell’esempio precedente.

    Per determinare l’andamento futuro del prezzo viene impiegata una strategia di trading, ulteriori informazioni sull’argomento sono disponibili nel nostra strategia forex testata.

    Quanto potrei guadagnare e quanto è rischioso?

    La quantità di denaro che potresti guadagnare è limitata solo dalla tua abilità. I trader di successo ottengono guadagni superiori alla media.

    È possibile trovare trader che hanno guadagnato miliardi di dollari con il trading sul forex, rappresentano certamente un’eccezione, ma anche un’ottima fonte di ispirazione, parliamo di George Soros, Bill Lipschutz, Stanley Druckenmiller e altri.

    Il trading comporta un certo rischio, per questo motivo non dovresti mai investire delle somme che non puoi permetterti di perdere. Il rischio può essere ridotto al minimo adottando e attenendosi a un metodo di gestione del denaro e testando le nuove strategie sul conto demo.

    Cosa significa CFD?

    cfdCFD è l’acronimo di contract for difference, contratto per differenza. Si tratta di un accordo fra il broker e il trader, sulla base del quale il trader può speculare sull’andamento degli asset di trading. Un asset di trading può essere una coppia di valute (forex), una criptovaluta, un indice, un titolo azionario o una materia prima. Il trader non possiede fisicamente l’asset, tuttavia, può tentare comunque di prevederne l’andamento futuro e trarne un profitto. Maggiori informazioni sull’argomento sono disponibili nel nostro articolo Cos’è un contratto per differenza e cos’è un broker di CFD?

    Terminologia fondamentale del forex: buono a sapersi

    1. Leva (effetto leva)

    Il trading sul forex avviene usando la cosiddetta leva. La leva ti permette di scambiare grandi volumi di denaro senza esserne in possesso. L’entità della leva viene impostata dal broker con un rapporto, come ad esempio 1:10. Ciò significa che per ogni tua unità avrai a disposizione 10 unità. Le unità ulteriori ti verranno date in prestito dal broker. La leva finanziaria aumenta i tuoi profitti, ma anche le potenziali perdite.

    Esempio pratico*

    La leva è impostata a 1:100, stai lavorando sulla coppia EUR/USD e desideri acquistare 100 000 EUR in dollari. Se fai trading senza l’utilizzo della leva, in base all’attuale tasso di cambio, per acquistare 100 000 EUR dovresti disporre di 106 160 USD (100 000 * tasso di cambio) sul tuo conto di trading. Utilizzando una leva di 1:100, ti serviranno “solo” 1 061,60 per poter eseguire l’operazione.

    Individui un punto di ingresso adeguato, acquisti 100 000 EUR in dollari con il tasso di cambio di 1 061 e li rivendi per 1 0626. In questo caso avrai guadagnato (1 0626 – 1 0616) * 100 000 = 0,0010 * 100 000 = 100 USD.

    Si possono investire importi molto inferiori, non preoccuparti di dover mettere a rischio molto denaro in una sola operazione. La maggior parte dei broker permette di lavorare con i cosiddetti micro lot, pari a 1000 unità. Quando si usa una leva di 1:100, 1000 unità sono pari a 10. Facendo questo le potenziali perdite vengono ridotte, e allo stesso modo i profitti.

    * L’entità della leva può subire delle limitazioni in base ai regolamenti dei vari paesi, ad esempio, in UE la leva massima consentita per le coppie di valute maggiori è di 1:30.

    2. Lot

    Un lot è un’unità standard per il trading sul forex. Come abbiamo detto in precedenza, nel trading sul forex viene impiegata una leva. Questo ti permette di scambiare volumi di denaro molto più ampi, come 1 lot.

    1 lot = 100 000 unità della valuta di base

    I lot possono essere ulteriormente suddivisi, come mostrato nella tabella.

    Dimensione del lotDefinizioneEquivalente in USD (la valuta del tuo conto)
    1Lot standard100 000
    0,1Mini lot10 000
    0,01Micro lot1 000

    Esempio pratico:

    L’acquisto di un lot nella coppia EUR/USD senza utilizzare la leva ti costerebbe 100 000 * tasso di cambio, ad esempio: 100 000 * 1,126 92 = 112 692 USD.

    Con una leva di 1:200*, 1 lot ti costerebbe 100 000 * tasso di cambio / entità della leva, ad esempio: 100 000 * 1,126 92 / 200 = 563,46 USD, mentre un micro lot sarebbe pari a 5,646 USD.

    Se la tua operazione resta attiva per 2 giorni, bisogna considerare che il movimento medio della coppia EUR/USD per questo intervallo di tempo è di 70 pip. Quando acquisti 1 lot, di media, potresti guadagnare o perdere 100 000 * 0,0070 = 700 USD, 70 USD per i mini lot e 7 USD per i micro lot.

    * L’entità della leva può subire delle limitazioni in base ai regolamenti dei vari paesi, ad esempio, in UE la leva massima consentita per le coppie di valute maggiori è di 1:30.

    3. Pip

    I pip sono unità decimali. Se il tasso di cambio di EUR/USD è di 1,0626, contiene 0626 pip, eliminando lo zero, otteniamo 626 pip. I valori in pip sono usati principalmente per valutare l’operazione, potresti quindi dire: “In questa operazione ho guadagnato 20 pip”. Questo significa che la differenza fra il prezzo di acquisto e quello di vendita è di 0,0020. Se acquisti un lot e guadagni 20 pip, avrai guadagnato 0,002 * 100 000 = 200 USD.

    I pip nelle coppie di valute che comprendono lo yen giapponese vengono calcolati in modo differente, ma questo non è un aspetto su cui ci soffermeremo per il momento.

    4. Spread

    Lo spread è la differenza fra il prezzo di acquisto e quello di vendita di una valuta. Ad esempio, se la coppia EUR/USD ha un prezzo di acquisto (BUY) di 1,0632 e un prezzo di vendita (SELL) di 1,0631, la differenza fra i due prezzi è 1,0632 – 1,0631 = 0.0001 = 1 pip.

    L’entità dello spread dipende dall’offerta e dalla domanda attuali, nonché dalle impostazioni del broker. Il broker aumenta in modo artificiale lo spread per ricavare il proprio guadagno.

    5. Stop loss, Take profit


    Stop loss (SL) e Take profit (TP) sono limiti di prezzo.

    Se il prezzo raggiunge lo Stop loss, l’operazione si chiude in perdita. Se il prezzo raggiunge il Take profit, l’operazione è redditizia.

    L’immagine a sinistra mostra la linea superiore rossa dello Stop loss e la linea inferiore rossa del Take profit.

    6. Margine

    Il margine è un deposito bloccato dal broker come copertura delle potenziali perdite in un’operazione. L’importo del margine dipende dall’entità della leva e dal tasso di cambio della coppia di valute su cui si sta lavorando.

    Il margine viene calcolato in base alla formula ({Valuta di base} / {valuta del tuo conto}) * tasso di cambio) / (entità della leva). Tuttavia, non è necessario conoscere questa formula, ogni piattaforma di trading calcola l’importo del margine a modo proprio.

    Ulteriori informazioni, compresi degli esempi pratici, sono disponibili qui.

    7. Indicatori e pattern

    Gli indicatori e i pattern permettono ai trader di riconoscere il momento giusto per aprire un’operazione.

    Indicatori

    Gli indicatori sono calcoli matematici rappresentati su un grafico. La maggior parte degli indicatori dipende esclusivamente dal prezzo e dal periodo precedenti. Tuttavia, esistono anche indicatori che prendono in considerazione il volume delle operazioni. Esiste un’ampia gamma di indicatori, i più comuni sono supporto e resistenza, le medie mobili, il Bollinger Bands e lo Stochastic Oscillator.

    Pattern

    I pattern sono formazioni tracciate su un grafico, spesso vengono impiegati come ultimo segnale di conferma per l’apertura di un’operazione.

    Esempi di pattern.

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